L’uso diffuso e spesso non consapevole dei disinfettanti negli ambienti domestici e pubblici comporta rischi sottovalutati che possono avere impostanti ripercussioni sulla salute di chi vi abita o lavora. Negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla pandemia, la tendenza ad utilizzare prodotti chimici disinfettanti ha avuto una crescita esponenziale, spesso trascurando la corretta valutazione dei pericoli e dei rischi correlati all’esposizione. Diverse fonti scientifiche e istituzionali mettono in guardia dall’uso eccessivo e improprio, evidenziando come alcune sostanze possano causare effetti nocivi immediati e, talvolta, anche a lungo termine.
Principali rischi dei disinfettanti negli ambienti chiusi
Uno dei prodotti più diffusi è la candeggina, nota per la sua efficacia battericida e sbiancante. Tuttavia, l’utilizzo nelle zone chiuse o scarsamente ventilate, come bagni e ripostigli, può provocare accumulo di vapori irritanti che rimangono sospesi nell’aria. Questo fenomeno è particolarmente pericoloso perché favorisce l’inalazione di sostanze chimiche dannose, con rischi gravi soprattutto per bambini e soggetti con fragilità respiratorie. L’esposizione ai residui o ai fumi di candeggina è associata a problematiche come irritazioni delle mucose, tosse, sensazione di bruciore agli occhi e alle vie respiratorie, ed effetti sistemici che possono manifestarsi anche nei giorni successivi all’esposizione.
Parallelamente, l’impiego di spray disinfettanti sulle superfici introduce nell’ambiente microgocce di aerosol che vengono facilmente inalate o assorbite dalla pelle. Le conseguenze immediate possono essere reazioni allergiche e irritazioni dell’apparato respiratorio, ma si evidenziano anche rischi potenziali di mutagenesi e cancerogenesi, se l’esposizione avviene frequentemente e in presenza di alte concentrazioni di principi attivi.
Effetti sulla salute: tossicità chimica e sensibilizzazione
Gli effetti sulla salute derivanti dall’uso di questi prodotti variano in base alla tipologia di principio attivo, alla concentrazione, alla modalità di impiego e alla frequenza di esposizione. Molte sostanze chimiche presenti nei disinfettanti sono considerate caustiche o corrosive: il contatto diretto o accidentale può causare lesioni cutanee anche gravi, come ustioni e dermatiti, mentre l’ingestione accidentale può comportare lesioni permanenti al tratto digerente. In ambienti lavorativi, l’esposizione prolungata, anche a basse dosi tramite l’inalazione dei residui nell’aria, può rendere le vie respiratorie e la pelle più suscettibili a patologie croniche come asma, bronchite irritativa o reazioni allergiche.
Impatto ambientale e rischi correlati all’eccesso di sanificazione
La crescente attenzione all’igiene ha portato molti a eccedere con la sanificazione degli ambienti, provocando un impatto negativo su salute e ambiente. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, le superfici che vengono lavate regolarmente non necessitano di disinfezioni ulteriori con prodotti chimici, poiché il rischio biologico rimane minimo. Utilizzare disinfettanti in modo estensivo e intensivo, soprattutto dove la pulizia è già assicurata, non solo non apporta benefici reali, ma comporta rischi e effetti collaterali ingiustificati.
L’impatto ambientale si manifesta attraverso:
Buone pratiche e alternative sicure
Per minimizzare i rischi, si raccomanda di utilizzare i disinfettanti chimici solo quando strettamente necessario e di preferire modalità di impiego che riducano la formazione di aerosol. Un esempio efficace è l’uso di panni imbevuti di disinfettante con dosaggi controllati, che garantiscono una pulizia omogenea e riducono il rilascio di sostanze nocive nell’aria.
Consigli per una disinfezione sicura:
Infine, una maggiore conoscenza dei disinfettanti e delle pratiche di sanificazione può aiutare a tutelare la salute individuale e collettiva, riducendo l’esposizione a rischi inutili derivanti da un uso improprio.
La consapevolezza e l’educazione all’uso responsabile dei prodotti chimici nei luoghi in cui viviamo sono il primo passo per preservare la qualità dell’aria, del territorio e soprattutto la nostra salute. Le indicazioni degli esperti e degli organi istituzionali sottolineano con forza la necessità di non abusare dei disinfettanti e di preferire pratiche che combinino sicurezza, efficacia e rispetto per l’ambiente.