Attenzione: pochi lo sanno, ma questo detersivo non elimina affatto i batteri in casa

Molte persone danno per scontato che il detersivo comune utilizzato per la pulizia domestica sia in grado di eliminare totalmente i batteri presenti sulle superfici di casa. In realtà, la funzione primaria della maggior parte dei detersivi è la rimozione dello sporco visibile, dei grassi e dei residui, ma non necessariamente quella di disinfettare o sterilizzare le superfici da agenti patogeni. È importante distinguere tra le varie categorie di prodotti per la pulizia: i detersivi, che detergono, e i disinfettanti veri e propri, che invece eliminano i microrganismi dannosi.

La reale efficacia dei detersivi comuni

Quando si parla di detersivi per la casa, la maggior parte si limita a svolgere azioni di tipo meccanico: grazie ai tensioattivi che contengono, essi aiutano a sciogliere e rimuovere sporco e residui da superfici, pavimenti e oggetti. Tuttavia, questa azione non equivale all’eliminazione dei batteri. Come sottolineano numerosi studi e test di laboratorio, i detersivi tradizionali non possiedono una reale azione battericida: la loro funzione si limita alla pulizia superficiale, non alla disinfezione.

Per ottenere un’azione disinfettante, sono necessari ingredienti specifici, quali l’ipoclorito di sodio, l’etanolo in alte concentrazioni o i sali di ammonio quaternario, che spesso sono assenti nei detersivi domestici comuni. Secondo le linee guida indicate dall’Istituto Superiore di Sanità e da numerosi esperti, solo prodotti contenenti queste sostanze possono abbattere in modo efficace i principali microrganismi patogeni.

Disinfezione e pulizia sono concetti diversi

L’errore più frequente nella gestione dell’igiene domestica riguarda la confusione tra pulizia e disinfezione. Mentre pulire significa rimuovere fisicamente i residui su cui possono aderire e proliferare i batteri, disinfettare implica l’uso di sostanze in grado di inattivare o uccidere i microrganismi. L’utilizzo di detergenti standard – come quelli per pavimenti, superfici o stoviglie – comporta la sola eliminazione dei residui, che indirettamente riduce la presenza dei batteri ma non li neutralizza davvero.

Ad esempio, quando ci si lava le mani con acqua calda e sapone, si rimuove la quasi totalità dei batteri solo attraverso l’azione meccanica, non per effetto di una reale azione antibatterica. Lo stesso avviene per le superfici domestiche: il detersivo aiuta a rimuovere lo sporco su cui si annidano i batteri, che vengono quindi eliminati fisicamente dalle superfici, ma non inattivati.

Composti davvero efficaci contro i microrganismi

Se lo scopo è igienizzare in profondità determinati ambienti o superfici (come bagni, cucine, o in presenza di persone fragili), è indispensabile ricorrere a veri disinfettanti, cioè quei prodotti riconosciuti come Presidi Medico Chirurgici (PMC). Secondo gli esperti di settore, i composti più efficaci sono:

  • Ipoclorito di sodio (presente nella comune candeggina): a concentrazioni comprese tra 0,1% e 0,5% abbatte efficacemente qualunque tipo di batterio, virus e fungo. Tuttavia, l’uso corretto prevede tempi di contatto di almeno 10-15 minuti e, in alcuni casi, anche di 30 minuti per la completa inattivazione dei patogeni più resistenti.
  • Etanolo: l’alcol in concentrazioni tra il 60% e il 75% ha un’elevata efficacia disinfettante su superfici non particolarmente sporche. Anche in questo caso, il tempo di contatto è fondamentale.
  • Sali di ammonio quaternario e clorexidina: sono utilizzati in prodotti specifici presentati in etichetta come disinfettanti e risultano efficaci, purché sia rispettato il tempo di azione dichiarato dal produttore.
  • Non tutti i prodotti in commercio garantiscono questi risultati: molti dei cosiddetti “detergenti antibatterici” raggiungono il 99% di efficacia solo in condizioni di laboratorio e con tempi di esposizione ben definiti, difficilmente replicabili in ambiente domestico durante la normale pulizia.

    Detersivi ecologici e rimedi naturali: miti e realtà

    Negli ultimi anni, a causa della crescente attenzione verso l’ambiente, molte famiglie hanno scelto prodotti ecologici o soluzioni fai-da-te. Tuttavia, occorre precisare che non tutti i detersivi ecologici sono efficaci contro i batteri. Ad esempio, l’aceto, spesso usato come igienizzante naturale, non possiede reali capacità battericide e non può sostituire un disinfettante riconosciuto. Lo stesso vale per alcuni ammorbidenti vegetali a base di esterquat: pur essendo altamente biodegradabili e privi di tossicità, sono solo debolmente antibatterici, contrariamente ai derivati quaternari che, pur essendo efficaci sui germi, sono poco biodegradabili e accumulabili.

    Se da un lato questi prodotti minimizzano il rischio di allergie e inalazione di composti tossici, dall’altro non offrono alcuna garanzia di eliminazione dei microrganismi pericolosi per la salute. Per gli ambienti domestici, la scelta deve ricadere su prodotti che offrano il giusto compromesso tra sicurezza, efficacia e rispetto per l’ambiente, tenendo però sempre presente la reale funzione di ciascun prodotto.

    Consigli pratici per una corretta igiene domestica

    Per garantire una casa sicura dal punto di vista microbiologico, basta seguire alcune semplici regole:

  • Utilizzare detersivi per la pulizia quotidiana di pavimenti e superfici, al fine di rimuovere lo sporco visibile e ridurre la carica batterica attraverso l’azione meccanica.
  • Riservare l’uso di disinfettanti veri e propri (a base di ipoclorito di sodio, etanolo o simili) solo ai casi in cui sia necessario, ad esempio dopo la presenza di malati in casa, in bagni condivisi o in cucina dopo aver maneggiato cibi crudi.
  • Seguire sempre le indicazioni in etichetta riguardo la diluizione e il tempo di contatto richiesto per una reale efficacia del prodotto.
  • Non eccedere con l’uso di prodotti antibatterici in ambienti dove la normale pulizia sia sufficiente, poiché il loro uso può favorire la selezione di batteri resistenti e danneggiare l’ambiente domestico, oltre a causare possibili reazioni allergiche.
  • In definitiva, per la normale pulizia domestica, un buon detergente svolge pienamente il suo compito se utilizzato correttamente: pulisce e rimuove i contaminanti visibili, ma non garantisce l’eliminazione dei batteri. In caso di esigenze particolari, è fondamentale scegliere disinfettanti veri e propri e utilizzarli in modo consapevole, senza affidarsi a falsi miti o a promesse poco realistiche presenti sulle etichette di molti prodotti in commercio.

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