Chi sono gli ausiliari della sosta: stipendio, compiti e come si fa a diventarlo

Gli ausiliari della sosta rappresentano una figura fondamentale nella gestione quotidiana della viabilità urbana e nella tutela del rispetto delle regole sulla sosta dei veicoli nei centri abitati. Nonostante siano spesso percepiti come figure impopolari da molti automobilisti, il loro ruolo ha una funzione strategica per garantire ordine, sicurezza e un corretto utilizzo degli spazi urbani destinati alla sosta e alla fermata.

Ruolo e compiti principali degli ausiliari della sosta

La legislazione italiana definisce l’ausiliario della sosta tramite specifici articoli del Codice della Strada, principalmente l’art. 12-bis, che attribuisce loro il compito di prevenire e accertare le violazioni relative alla sosta e alla fermata dei veicoli nei territori urbani. Si tratta di personale che opera a supporto della Polizia Municipale, ma non fa parte delle Forze di Polizia vera e propria, restando un ausilio indispensabile per il controllo capillare del territorio.

I compiti svolti da questa figura riguardano principalmente:

  • Accertamento e contestazione delle violazioni sulle norme relative alla sosta, con possibilità di redigere e notificare multe ai trasgressori.
  • Controllo regolare degli stalli di sosta regolamentata (zone blu, parcheggi a pagamento), verificando che gli automobilisti abbiano pagato la tariffa dovuta o rispettato i limiti di tempo consentiti.
  • Segnalazione di danni o anomalie riscontrate sulla segnaletica verticale e orizzontale, o su dispositivi e apparecchiature legati alla gestione della sosta nei parcheggi.
  • Prevenzione verso i comportamenti irregolari che potrebbero generare situazioni di pericolo o disagio per la collettività.
  • Presenza sul territorio come punto di riferimento per cittadini che necessitano di informazioni o chiarimenti sulle regole della sosta.

Gli ausiliari della sosta non hanno poteri sanzionatori generali come la Polizia Locale, ma le loro competenze si limitano esclusivamente alle violazioni in materia di sosta e fermata e solo sulle aree loro affidate. Queste zone possono essere aree pubbliche oppure quelle affidate in concessione a società private che gestiscono i parcheggi urbani.

Stipendio e inquadramento contrattuale

Il compenso degli ausiliari della sosta dipende dall’ente o dalla società per cui lavorano. In molti casi sono dipendenti comunali, ma spesso operano come personale assunto da aziende private che gestiscono il servizio di sosta a pagamento o i trasporti pubblici locali.

La retribuzione dell’ausiliario della sosta, se assunto direttamente dal Comune, segue i parametri stabiliti dal contratto del pubblico impiego. In questa situazione, lo stipendio annuo lordo si aggira mediamente attorno ai 19.000-20.000 euro all’anno. Quando invece il personale è alle dipendenze di una società privata, la retribuzione può essere preventiva a tariffa oraria e talvolta variabile a seconda del livello contrattuale, dell’esperienza e dell’orario di lavoro (tempo pieno o part-time). In generale, l’inquadramento è simile a quello degli altri addetti ai servizi pubblici locali, con possibilità di contratti a tempo determinato o indeterminato, orari flessibili ed eventuali turnazioni.

Come si diventa ausiliari della sosta

Per accedere alla professione non sono richiesti titoli di studio specifici o particolari qualifiche scolastiche. La formazione può essere garantita dal Comune o dalla società che gestisce il servizio, attraverso brevi corsi che illustrano le normative di riferimento, le procedure amministrative e le modalità di accertamento delle violazioni, oltre alla comunicazione con la cittadinanza e alla gestione delle situazioni di conflitto.

  • Iscrizione alle liste di collocamento e candidatura presso i bandi di selezione emanati dai Comuni o dalle società concessionarie.
  • Selezione pubblica: in alcuni casi è previsto un concorso pubblico con prova scritta e/o orale sulle norme del Codice della Strada, sulle procedure amministrative, ed eventualmente su aspetti di comportamento e gestione dei conflitti.
  • Superamento di eventuali prove psico-attitudinali o di idoneità fisica, soprattutto se lo prevede il bando specifico.
  • Nomina da parte del Sindaco: il conferimento delle funzioni avviene ufficialmente con un atto amministrativo firmato dal sindaco del Comune.

La procedura di reclutamento varia sensibilmente da Comune a Comune o tra le diverse società di gestione: nei piccoli centri la selezione può essere molto snella, mentre nelle grandi città possono esserci graduatorie, colloqui o prove di gruppo. Non sono richiesti né il porto d’armi né requisiti di età particolarmente restrittivi, anche se la maggiore età e l’assenza di precedenti penali sono requisiti previsti nella maggior parte dei casi.

Prospettive professionali e peculiarità del lavoro

Essere ausiliare della sosta comporta spesso una forte interazione diretta con il pubblico, in particolare con automobilisti non sempre soddisfatti dei controlli effettuati. Le situazioni di tensione e stress devono essere gestite con professionalità e capacità relazionali, motivo per cui è gradita una spiccata capacità di mediazione. Molto importante è anche la conoscenza aggiornata del Codice della Strada e la padronanza delle procedure informatiche legate all’accertamento delle violazioni.

Un aspetto interessante è la varietà delle modalità di impiego: si può lavorare come ausiliari a tempo pieno, part time, solo in determinati periodi dell’anno oppure su turni flessibili che coprono i picchi di traffico e di sosta. Diversi Comuni offrono anche percorsi di crescita interna o la possibilità di integrare le proprie funzioni con altri compiti amministrativi o operativi, come la gestione dei servizi di mobilità o l’assistenza nelle aree di ZTL.

Sul fronte delle prospettive, il settore è destinato a mantenere una discreta stabilità occupazionale, in quanto la regolamentazione della sosta nelle città è sempre più centrale per la vivibilità urbana e la sostenibilità ambientale. Tuttavia, il lavoro può essere soggetto a variazioni stagionali, riorganizzazioni aziendali e, in taluni casi, alla presenza di esternalizzazioni e cambi di gestione dei servizi.

In conclusione, la figura dell’ausiliare della sosta è indispensabile nelle nostre città, sia per garantire la corretta fruibilità degli spazi urbani che per prevenire comportamenti scorretti e tutelare il rispetto delle regole. La professione offre un inserimento agevole anche a chi non dispone di qualifiche particolari, ma richiede serietà, empatia e una buona dose di resilienza fronte alle difficoltà delle relazioni quotidiane con il pubblico.

Lascia un commento