Le agevolazioni su acqua e rifiuti rappresentano un aiuto concreto per molte famiglie italiane, soprattutto in un periodo in cui la gestione delle spese domestiche assume una rilevanza crescente. La normativa aggiornata offre vantaggi dal punto di vista economico e ambientale, promuovendo comportamenti consapevoli e sostenibili. Vediamo in dettaglio quali sono le opportunità disponibili nel 2025, a chi spettano e come procedere per ottenerle.
Bonus acqua 2025: condizioni, importi e modalità operative
Il bonus acqua 2025 è un’agevolazione mirata alla fornitura gratuita di una parte del consumo annuale idrico alle famiglie che ne abbiano diritto. L’ARERA ha stabilito che il beneficio garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua per ogni componente del nucleo familiare su base annua, corrispondenti a circa 50 litri al giorno per persona. Ad esempio, una famiglia composta da quattro persone riceve gratuitamente 73 metri cubi d’acqua nell’arco di 12 mesi.
L’importo esatto del risparmio varia in base alla tariffa applicata dal gestore locale: ogni cittadino può quindi verificare direttamente sul sito del proprio fornitore quale sarà il valore concreto dell’agevolazione in bolletta. Chi usufruisce della fornitura idrica in modo diretto, cioè con una bolletta intestata, riceverà l’agevolazione come sconto sul totale fatturato. In caso di forniture indirette, per esempio tramite terzi o condomini, il gestore può erogare il bonus in un’unica soluzione, tramite bonifico, assegno circolare non trasferibile o altre forme tracciabili.
Per quanto concerne i requisiti di accesso, il bonus è rivolto ai nuclei familiari che rientrano nei parametri ISEE fissati annualmente, in analogia agli altri bonus sociali come quelli su luce e gas. Anche i clienti domestici indiretti possono accedervi, grazie ad accordi tra i gestori e gli amministratori condominiali.
Bonus acqua potabile: incentivi per il miglioramento della qualità idrica
Parallelamente, è stato introdotto il bonus acqua potabile, denominato anche bonus depuratore. Si tratta di un incentivo sotto forma di credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione o raffreddamento dell’acqua del rubinetto. L’obiettivo è duplice: migliorare la qualità dell’acqua consumata in casa e ridurre drasticamente l’uso di contenitori di plastica, favorendo così la sostenibilità ambientale.
Questa agevolazione è destinata sia alle famiglie che alle imprese. I contributi sono gestiti dall’Agenzia delle Entrate e monitorati dall’ENEA, e coprono le spese effettuate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023. La domanda poteva essere presentata entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di spesa. Sebbene la finestra temporale sia terminata, restano validi gli effetti per chi ha già inoltrato la richiesta secondo quanto previsto dalla legge.
Bonus rifiuti 2025: sconto sui costi e procedure semplificate
Rivolto alle famiglie in situazione di difficoltà economica, il bonus rifiuti 2025 prevede uno sconto del 25% sulla tariffa TARI o sulle tariffe corrispettive locali. Il diritto a questa riduzione concerne i nuclei familiari con un ISEE fino a 9.530 euro, soglia che si alza a 20.000 euro per famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.
Dal 1° gennaio 2025 il bonus è diventato operativo e viene applicato in modo automatico, senza necessità di presentare domanda. Il sistema di riconoscimento prende esempio da quanto già visto per le utenze di luce, gas e acqua, ed è gestito direttamente dai Comuni o dai gestori dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’ARERA è incaricata di definire le modalità operative entro quattro mesi dalla pubblicazione del relativo decreto.
Di seguito un riepilogo dei criteri di accesso al bonus rifiuti:
- ISEE inferiore a 9.530 euro, oppure fino a 20.000 euro per famiglie con almeno quattro figli
- Riduzione automatica in bolletta: non occorrono domande o pratiche supplementari
- Applicazione gestita dai Comuni o dagli operatori delle tariffe rifiuti
Istruzioni aggiornate per accedere e mantenere le agevolazioni
Le modalità di richiesta e mantenimento delle agevolazioni vengono aggiornate annualmente e coinvolgono diversi attori, tra cui ARERA, i gestori idrici, enti di riscossione locali e l’Agenzia delle Entrate. Di seguito le indicazioni pratiche per fruire dei bonus:
Per il bonus acqua
- Verificare il proprio ISEE presso un CAF o online tramite il sito INPS.
- Consultare il proprio gestore della fornitura idrica per conoscere la tariffa agevolata e controllare l’eventuale applicazione automatica del bonus.
- Per le forniture indirette (condominio), rivolgersi all’amministratore per le comunicazioni e i rimborsi previsti.
Per il bonus rifiuti
- Accertarsi di avere un ISEE entro le soglie previste per il diritto allo sconto del 25%.
- Controllare la bolletta TARI o contattare il Comune per verificare l’applicazione dell’agevolazione.
- Non sono richieste domande specifiche, poiché la procedura è automatica.
Per il bonus acqua potabile
- Coloro che hanno effettuato spese per sistemi di depurazione tra il 2021 e il 2023 devono conservare la documentazione e verificarne la corretta comunicazione all’Agenzia delle Entrate per il credito d’imposta.
È sempre consigliabile tenere aggiornati i dati presso i vari enti, soprattutto nei casi di variazione dello stato di famiglia o dei componenti del nucleo, per assicurarsi la continuità delle agevolazioni e prevenire eventuali anomalie o ritardi nei rimborsi.
Grazie a questi strumenti di sostegno, le famiglie possono non solo ridurre le spese essenziali ma anche contribuire attivamente alla tutela ambientale, adottando comportamenti virtuosi nel consumo d’acqua e nella gestione dei rifiuti.